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Ammettiamolo, è comodo farsi organizzare un viaggio dall’agenzia di fiducia oppure acquistare un pacchetto già pronto che preveda le tappe più conosciute per il paese che andiamo a visitare, e spesso è la cosa giusta da fare, sopratutto all’inizio, ma quando ormai si è acquisita una certa esperienza, è sicuramente più gratificante organizzare da soli un viaggio in USA e decidere le tappe che più ci piacciono, che non sempre coincidono con quelle più conosciute.
Vi racconto la mia esperienza con i vari sistemi di prenotazione online, magari voi ne conoscete e ne usate altri e vi invito a condividerli nei messaggi, ma se cercate un punto di partenza e dei consigli, questo articolo credo vi sia utile.
Per prima cosa, fatevi un foglio excel con una suddivisione dei giorni di viaggio nelle righe, nelle colonne mettete i prezzi delle vostre prenotazioni, i nomi degli hotel scelti e dei voli, così senza troppe complicazioni avrete il vostro splendido piano di viaggio.

Partiamo quindi con la questione voli, d’altronde bisogna per prima cosa arrivare in USA, io consiglio di usare i vari comparatori presenti online facendo però attenzione a delle cose molto importanti; spesso si risparmia qualche centinaio di euro scegliendo voli multi scalo e con compagnie diverse, ma siamo davvero sicuri di voler perdere un giorno per arrivare alla meta che magari potremmo raggiungere in 10 ore con un volo diretto o con un singolo scalo europeo?
Senza contare la trappola dei volti multi compagnie che in caso di ritardo di una coincidenza inizieranno a fare a scarico barile, quindi scegliete pure un volo multi scalo se volete risparmiare qualcosa, ma evitate in assoluto quelli che prevedono cambi di compagnie durante la stessa tratta.
Personalmente parto sempre dai comparatori online, kayak.it, oppure eDreams, oppure TripAdvisor, oppure un’altra decina di servizi online presenti attualmente nel mercato, ma vi accorgerete spesso che una volta scelto il volo che rispecchia al meglio le vostre necessità di prezzo, orari, ecc. e cliccato sul link, quando si aprirà la pagina di prenotazione, nella maggior parte dei casi il prezzo sarà ben più alto di quello indicato nel comparatore, il motivo?
Non lo so, ma nel mio caso ho sempre trovato la tariffa migliore direttamente nel sito della compagnia aerea, quindi ne deduco che questi comparatori non siano sempre, almeno basandomi sulla mia esperienza, così convenienti come voglio farci credere, anche qui se potete smentirvi scrivetelo nei commenti, eDreams per esempio per avere il prezzo più basso richiede di pagare con la loro carta di credito, ma spesso si hanno tariffe migliori nel sito delle compagnie che in molti casi offrono anche sconti stagionali o per particolari tratte, quindi una volta evidenziato il volo che vi interessa provate direttamente nel sito della compagnia aerea.
Appena avrete i biglietti, dopo il pagamento, provvedete a scegliervi il posto sui voli e fare il checkin nel momento in cui la compagnia aerea vi dirà che il checkin è aperto, così in aeroporto snellirete di molto la procedura di consegna dei bagagli in stiva, a proposito di bagagli; per i voli interni in USA si pagano a parte al momento del checkin in aeroporto, quindi non sono compresi nel costo del biglietto ed hanno un prezzo di 25$ cadauno, se invece acquistate il volo interno insieme a quello intercontinentale allora i bagagli saranno compresi, ma vi accorgerete presto che il costo del volo interno sarà decisamente più alto che acquistato separatamente, quindi è più conveniente spendere i 25$ al checkin e risparmiare sul costo del volo 😉

A questo punto trovato il volo o i voli, a volte c’è bisogno anche di spostamenti interni in USA viste le grandi distanze, bisogna noleggiare l’auto ed a prescindere dal modello che cercate (utilitaria, sportiva, SUV, ecc.), è sempre bene in questo caso, partire dai servizi di comparazione online e ve ne consiglio due su tutti; autoeurope.it e rentalcars.com, sicuramente i più completi e dai prezzi più competitivi, sopratutto il primo.

Qui si aprirà un ventaglio di scelte che spesso può spiazzare chi è alle prime armi e non riesce a districarsi tra le varie assicurazioni ed extra, comunque per prima cosa scegliete la categoria del veicolo (non sempre troverete poi ad attendervi il modello esatto, ma di sicuro la categoria è rispettata), i giorni in cui volete tenere l’auto ed anche se la rilasciate in un posto diverso da quello di partenza, infatti il drop off è una prassi conosciuta e le compagnie di noleggio la permettono a patto di pagare direttamente al banco (e non online durante la prenotazione) una tassa che varia a seconda delle località e dei giorni, quindi consideratelo perché spesso incide molto nel costo totale di noleggio ed alcune compagnie come Alamo lo indicano nel prezzo totale a differenza degli altri che lo indicano come extra, per cui aprite gli occhi se vi interessa lasciare l’auto da un’altra parte.

Vi chiederanno sempre una carta di credito per la caparra obbligatoria che dovete concordare al banco di noleggio, eventuali guidatori extra (a volte gratis a volte a pagamento), e se ci sono guidatoti minori di 25 anni dovrete pagare anche in questo caso un extra.

Ricordatevi anche che le auto sono tutte con il cambio automatico, quindi basta posizionare la leva su D e godersi il viaggio (R per la retromarcia, P per il parcheggio), attenzione ai limiti di velocità perché in America sono più bassi dei nostri e tutti li rispettano, quindi se vuoi iniziate a superare tutti, la polizia non impiegherà molto a fermarvi, in tal caso non scendete di macchina e tenete le mani sul volante seguendo le indicazioni del poliziotto che si avvicinerà al vostro finestrino, altra cosa importante non tenete alcolici in vista nell’auto perché sarete perseguibili per giuda in stato di ebrezza. Di solito le auto vengono consegnate con il pieno di benzina, quindi dovrete riportarla con il pieno fatto non più lontano di 10 miglia dalla sede di rilascio dell’auto, altre volte invece potete riportarla con il serbatoio vuoto, tutto questo è indicato nel momento della prenotazione, non preoccupatevi.
Poi non lesinate nelle assicurazioni, magari risparmierete qualche centinaio di euro nel totale del noleggio, ma fate attenzione perché le regole in USA sono diverse da quelle Europee e senza una buona assicurazione si rischia, in caso di problemi anche semplici come la perdita delle chiavi o una foratura, di dover pagare un sacco di soldi, quindi ecco qui sotto una breve guida alla sigle delle assicurazioni proposte per legge dalle compagnie di noleggio:


CDW (collision damage waiver) è l’assicurazione base, in soldoni è quella che consente alla compagnia di noleggio di essere tutelata in caso di incidente. In pratica se fai un incidente questa assicurazione ti copre per i danni arrecati al veicolo, entro la quota della franchigia prevista dal contratto. Cosa fondamentale, copre solo i danni al veicolo noleggiato, quindi niente coperture per altri veicoli coinvolti e soprattutto le persone!

LDW (Loss Damage Waiver) va già meglio, esonera da ogni responsabilità per perdita della vettura o danni alla stessa in seguito a incidenti, furti, atti vandalici.

TP (theft protection) è in pratica l’equivalente della nostra assicurazione sul furto, questa ti copre (e copre la compagnia del noleggio) sul valore del veicolo. Ovviamente il furto non deve essere imputato ad una tua imperizia (lascio la macchina con le chiavi dentro)

TPI (Third party insurance) è forse tra le più importanti e da non sottovalutare, paghi una quota al giorno per avere una protezione nei confronti di terze persone coinvolte in incidenti. Investi un pedone, fai un incidente e gli occupanti dell’altro veicolo (o i tuoi passeggeri) si fanno male, questa copertura serve a tutelarti e a coprire entro la quota del massimale. In alcuni casi è nota come ALI (Additional Liability Insurance).

EP (Extended Protection) o SLI (Supplemental Liability Insurance) o SLP (Supplemental Liability Protection): Sono tutte un’estensione della normale copertura contro terzi (la TPI sopracitata) che equivalgono alla nostra RCA. Questa estensione nasce dal fatto che molte compagnie hanno attestato i loro rimborsi sui valori minimi consentiti dalla legge nei vari Stati (generalmente 1milione di dollari), e a volte questi sono eccessivamente bassi. Se fate male a qualcuno, e questo vi denuncia, potreste essere costretti a sborsare cifre superiori alla copertura normale. La EP aumenta di 1milione di $ questa copertura.

Vi sono poi assicurazione facoltative come PAI (Personal Accident Insurance) o CPP (Carefree Personal Protection) ma avendo già  un’assicurazione personale per le spese mediche questa risulta essere un inutile doppione, a proposito dell’assicurazione personale, ne parlerò in un post apposito.

La PEC (Personal Effect Coverage) è invece molto interessante proprio per viaggi on the road, spesso con bagagli e nostri oggetti personali a bordo, basti pensare ad una visita di un luogo prima di raggiungere l’hotel del pernottamento. Questa integrazione di qualche dollaro al giorno, copre anche il valore degli oggetti trasportati in macchina in caso di furto, ovviamente non dovuti ad imperizia personale.

Per finire l’assicurazione non include il soccorso stradale (la compagnia di noleggio vi da i recapiti e l’assistenza in caso di urgenze), ma se la vostra auto rimane in panne, vi vengono sì in aiuto ma dove pagare l’uscita e il trasporto. Stipilando un’assicurazione aggiuntiva (costo5 $ al giorno circa), chiamata Roadside Service Extension o Roadside Assistance Extension o Roadside Plus.


La patente di guida B italiana va bene praticamente in tutti gli stati e vi rimando a questa pagina per alcune informazioni in proposito, potete quindi evitare l’inutile e costosa patente internazionale.

L’idea del fuoristrada vi eccita e pensate di noleggiare un SUV 4×4 per attraversare canyon con strade disegnate su uno strapiombo, oppure guadare fiumi o perdervi negli infuocati deserti dell’Arizona?
Niente di più spettacolare, ma ricordatevi di restare la massima attenzione, perché le assicurazioni non copriranno eventuali incidenti se fatti off road, quindi massima attenzione, andate piano ed evitate inutili rischi, però vi garantisco che risalire la Potash Road nel Canyonlands NP è un esperienza che vi ricorderete per tutta la vita!

A questo punto vogliamo anche dormire durante il nostro on the road?
Direi di si, quindi come fare per trovare un albergo e prenotarlo?
Innanzitutto decise le varie tappe di viaggio è bene informarsi su quale sia il posto più comodo per dormire, se visitate i favolosi parchi americani, sarà emozionate ed indimenticabile dormire all’interno, ma se non volete sborsare cifre enormi od essere costretti a prenotare con largo anticipo, allora potete optare per le cittadine nelle vicinanze del parco, di solito sono super convenienti e piene di motel. Adocchiata la cittadina si può procedere alla ricerca del motel più idoneo alle nostre necessità; anche qui, almeno io, di solito le provo tutte; Booking, eDream, TripAdvisor, Hotels.com, ecc. ma poi va a finire che Booking.com risulta sempre il più conveniente.

Sembrerà incredibile ma è davvero il migliore secondo me, offre quasi sempre la possibilità di annullare la prenotazione senza penali, il che è comodo perché fissato un albero si può comunque cercare una alternativa senza spendere un euro per annullare la precedente, i prezzi sono chiari, ma considerate che le tasse sono escluse (è comunque indicato nella tabella dei prezzi), gli alberghi si pagano direttamente al check out la mattina in cui si riparte e non è quasi mai richiesta la caparra se si dorme una sola notte, potete usare i contanti o la carta di credito.
Una valida alternativa a Booking è Hotels.com perché ogni 10 notti prenotate ne regala una della stessa categoria di prezzo, ma mediamente i prezzi sono più alti di Booking, anche se quasi sempre comprendono anche le tasse, quindi fatevi bene i vostri conti prima di decidere e ricordate che poi dovrete pagare in dollari, quindi quello che viene indicato in euro dal sistema potrebbe non combaciare perfettamente al momento del pagamento, vista la possibile variazione del cambio euro/dollaro.

Abbiamo tutto per partire?
Aspettate un attimo, il passaporto valido per almeno 6 mesi e dotato delle specifiche necessarie per viaggiare in USA lo avete vero?
Serve il passaporto con il chip, quindi assicuratevi di averlo, non dimenticatevi la patente ed anche l’ESTA.
Cosa?
Non sapete cosa è l’ESTA, male perché senza di questa non potete entrare in USA, in pratica è un visto che si fa comodamente online con un costo irrisorio e che è obbligatorio per entrare in USA senza difficoltà, per procedere con la richiesta cliccate qui ed inserite i dati richiesti, in questo modo avrete un visto valido due anni per entrare nella terra che per me è la più bella del modo!

Se preferite affidarvi a un professionista per la compilazione del visto, vi suggerisco di cliccare qui, si tratta di un sito web che offre la possibilità di affidarsi a esperti per la compilazioni dell’ESTA e di molti altri visti turistici.
Per tutte le informazioni pratiche di viaggio, vi rimando a questo articolo.

Perfetto, abbiamo davvero tutto, quindi buon viaggio e non dimenticatevi l’assicurazione sanitaria

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2 Comments

  1. Il tuo articolo mi è stato molto utile, specialmente la parte relativa all’assicurazione. Nel contratto di noleggio che ho stipulato con ALAMO è prevista la CDWFull e la Ep Inclusive Contract Only. Secondo te bastano? Oppure fare un upgrade assicurativo?

    1. In linea generale non risparmierei sull’’assicurazione. Speriamo sempre di non doverla usare, ma se succede è meglio essere coperti al 100%. Al banco noleggio potresti anche strappare un prezzo migliore ma se non ti senti sicura della lingua inglese, meglio se prenoti subito. In linea generale quindi consiglio l’upgrade.

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