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Appena saputo della riapertura della strada per Castelluccio di Norcia, anche se a senso unico alternato in alcuni tratti con regolamentazione tramite semafori, ci siamo precipitati in sella alla nostra moto ed abbiamo macinato 500 km sotto un sole cuocente che a tratti ci ha davvero messo a dura prova.
Dopo una prima sosta a Norcia, per fare rifornimento e per pranzare, ci siamo diretti senza indugi verso Castelluccio, anche perché Norcia è ancora pesantemente provata dal terremoto e gran parte del paese non è visitabile.
Ad onor del vero una buona parte del centro è stata ripulita dalle macerie, ma nonostante siano passati molti mesi dal terremoto, la macchina della ricostruzione sembra arrenata, anzi, lo è proprio!

Proseguiamo comunque verso la nostra meta, percorrendo la SP477 attualmente l’unica via di accesso per Castelluccio, la strada é in alcuni tratti piuttosto dissestata ma si percorre senza grossi problemi, ed in una mezz’ora siamo nella spianata di Castelluccio:
Uno spettacolo unico che quasi tutti gli anni venivamo ad ammirare, ma che in questa occasione assume un sapore diverso, Castelluccio è davvero provato dal devastante terremoto, lo si capisce subito appena lo si intravede sopra al suo cucuzzolo, ed arrivati nel centro del paese, è sotto gli occhi di tutti; qui c’è rimasto ben poco.

Vi posso assicurare che percorrere queste strade e vedere distruzione ovunque è davvero un colpo al cuore, molte attività ed abitazioni sono letteralmente un ammasso di macerie, è brutto vederlo, ma credo sia giusto documentarlo e viverlo con i propri occhi, per capire che qui c’è bisogno di tutto, ed anche passare semplicemente una domenica spendendo i propri soldi nel territorio, posso assicurarvi che è molto importante, ogni persona incontrata ci ha ringraziato di essere venuti qui ed aver fatto acquisti.
Ad ogni modo questo è un viaggio di speranza e non di polemiche, a Castelluccio alcune attività commerciali hanno riaperto i battenti in improvvisati gazebo all’aperto, nei quali molti turisti, perlopiù motociclisti, fanno acquisti.
Li visitiamo anche noi e ne approfittiamo per riempire le borse della moto di alcuni tra i più rinomati prodotti della zona, ovviamente vegan; fagioli, ceci, farro e le immancabili lenticchie.

Acquistiamo le pregiate lenticchie anche dall’unica abitante di Castelluccio che nonostante tutto ha avuto la forza di mantenere in piedi la sua attività.
A proposito, ha un sito web dal quale potete fare acquisti anche da casa: www.lustazzu.net
Non sto a dirvi quanto sia importante per gli abitanti della zona avere turismo e vendere i propri prodotti, quindi cosa aspettate?

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