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Governors Island, è poco conosciuta dai turisti, è un posto frequentato principalmente dai newyorkesi sopratutto nel periodo estivo. Si tratta di una piccola isola di 172 acri che ospita spesso eventi artistici e vanta alcune zone ricche di storia e molto interessanti da visitare.
Il traghetto per arrivarci, parte dal Battery Marittime Building a Lower Manhattan, raggiungibile con la metro R,W e 1, è gratuito il sabato e la domenica fino alle 11:30, l’accesso all’isola è libero.

Nonostante la giornata sia molto ventosa ed umida, decidiamo dia andare comunque, anche perché questo è il nostro ultimo giorno in USA, stasera rientriamo in Italia e più volte abbiamo rinunciato alla visita di Governors Island.
Prendiamo il traghetto gratuito delle 11:00 ed in pochi minuti sbarchiamo nell’isola, nell’info point ci forniscono un opuscolo informativo, e dopo una breve lettura ci dirigiamo verso Fort Jay, un luogo molto importante, in quanto si trattava di una struttura usata durante la guerra di indipendenza.

Proseguiamo con la visita del Castle Williams e passeggiamo nella Wheeler Ave circondata da casette che servivano da strutture ricettive per i militari, adesso sede di molte mostre ed eventi, in questo periodo all’interno delle case ed in alcuni giardini, sono esposte opere artistiche molto interessanti.

In giro ci sono innumerevoli parchi giochi, sia per bambini che per adulti, un’area dove si addestrano i famosi pompieri di New York, un vecchio centro abitato attualmente privo di residenti e sopratutto delle viste mozzafiato su Manhattan, Lady Liberty ed il Brooklyn Bridge, insomma, un’ottima soluzione per scattare delle belle foto e godersi qualche ora lontano dal caos della città.

All’interno del complesso, è presente anche il museo della NYPD, con una splendida esposizione di auto della polizia e tanti poliziotti in pensione che con passione raccontano le loro avventure.

Purtroppo per noi il meteo non ci aiuta ed il forte vento ci obbliga ad una ritirata verso Manhattan per vivere le ultime ore di questo indimenticabile viaggio.

Pranziamo nel solito Whole Foods Market, questa volta a Greenwich St., un ultimo caffè da Starbucks dal quale scatto qualche foto ai passanti, e siamo costretti a salire sulla metro per tornare al nostro albergo e riprendere le valige per tornare al JFK, ma soltanto dopo aver salutato dei gattini che in questi giorni abbiamo sfamato nelle vicinanze dell’albergo dove abbiamo alloggiato, lasciando un messaggio nella speranza che qualche buon’anima continuasse ad occuparsi di loro.

Riprendere la metro per tornare al JFK è sempre triste, mi viene in mente la canzone dei R.E.M., proprio perché lasciare New York non è mai semplice!

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