Tempo di lettura: 11 minuti

Londra è una città fantastica, sorprendete e dannatamente affascinante.
Noi abbiamo deciso di percorrerla quasi interamente a piedi, usando la metro solo in rari casi. Il risultato?
Una camminata di 62km percorsi in 2 giorni e mezzo. Poco tempo per scoprire le bellezze della città, ma sufficienti a farcene innamorare.

In questo articolo vi spiegherò come ci siamo organizzati, dove abbiamo mangiato e cosa abbiamo deciso di visitare, ovviamente a piedi, quindi mettetevi delle scarpe comode e leggetevi l’articolo!

Potete seguire alla lettera il nostro itinerario oppure modificarlo a vostro piacere. Siamo convinti che vi divertirete a scoprire così la città, ma visto il poco tempo a disposizione è stato per noi impossibile entrare nei musei o nelle attrazioni della città, ci siamo limitati a vedere tutto dall’esterno. Complice il poco tempo a disposizione, le molte persone in giro e la voglia di scoprire a piedi la capitale britannica.

Come arrivare a Londra

Le opzioni sono tante, le compagnie aeree che atterrano nella capitale inglese sono numerose, noi abbiamo optato per un volo Ryanair da Pisa, che normalmente porta a Londra in meno di 2 ore, non fosse altro per il ritardo di quasi 4 ore che ci ha costretto a ripianificare alcune cose:

Il ritardo della compagnia aerea irlandese ci ha creato un problema non trascurabile. Il volo è partito con 4 ore di ritardo, arrivati a Stansted l’amara sorpresa di trovarci in una coda infinita per il controllo passaporti che ci ha portato via oltre 2 ore.

Abbiamo così perso l’ultimo treno Stansted Express di cui avevamo il biglietto acquistato in anticipo, soluzione comoda ed economica per arrivare rapidamente al centro città, da cui poi prendere la metro (Tube come la chiamano gli inglesi).

Il problema è che siamo usciti dal controllo passaporti alle 01:49 (orario di Londra), quindi perso il treno abbiamo forzatamente optato per il bus National Express, altre 32 sterline per il biglietto di sola andata, il ritorno lo abbiamo fatto con il treno Stansted Express.
Arrivati a Stanford City Bus Station, abbiamo preso la metro e raggiunto così il nostro albergo a Notting Hill, il Pembridge Palace Hotel, ottima posizione e pulizia, ma camere piccole e mal organizzate (nessuna presa di corrente nei pressi del letto, nessun interruttore vicino al comodino per spengere la luce). Però per visitare la città in 3 notti è più che sufficiente, probabilmente ci torneremo. Orario di arrivo in hotel 4:55 invece delle 22:00/23:00 previste!

Come muoversi in città

Come avrete già capito ci siamo spostati principalmente a piedi e infatti in 2 giorni e mezzo abbiamo percorso 62 chilometri!

Però Londra offre un sistema di trasporti pubblici capillare ed efficiente, la Metro è comodissima, vi suggerisco di acquistare la Oyster Card; non scade mai e potete usarla ininterrottamente durante la permanenza in città. Copre tutte le linee e tutte le distanze delle 4 zone della metro. Si acquista per 5 sterline e si inserire dentro la cifra che vogliamo, per esempio 10 sterline, 15, 20 e così via. Ovviamente poi si può ricaricare.

L’alternativa è usare la propria carta di credito o bancomat direttamente sl tornello, vale anche Apple Pay o Google Pay sullo smartphone. I costi abbiamo visto che sono gli stessi della Oyster Card, commissioni comprese. Decidete quindi quello che vi sembra più comodo e confortevole per voi.

È importante passare la carta o lo smartphone sia in entrata che in uscita, altrimenti il tornello non si apre. Infatti la cifra viene stabilita calcolando la stazione di ingresso e quella di uscita, essendo la metro composta da 6 aree concentriche, con prezzo crescente.

Suggerimenti per tour e visite

Day 1

Iniziamo la prima giornata Londinese di buon ora, uscendo dal nostro hotel intorno alle 18:30 e ci dirigiamo a piedi verso Kensington Palace attraversando parte dello splendido omonimo giardino adiacente a Hyde Park, dove calciniamo per raggiungere la tappa successiva; il pittoresco Buckingham Palace. Qui ogni giorno alle 11:30 si svolge il cambio della guardia, evento che avevamo già visto anni fa nella nostra prima esperienza londinese e che decidiamo di saltare in questa occasione.

Non troppo distante si trovano anche i grandi magazzini di Harrods (87-135 Brompton Rd), ottimi per fare shopping.

Proseguiamo quindi in direzione Westminster per fotografare e ammirare l’attrazione più famosa della città; il Big Ben. Ancora chiuso per ristrutturazione ma ben visibile senza impalcature. Luccicane e orgoglioso svetta sulla riva ovest del Tamigi.
Ci spostiamo verso l’Abbazia di Westminster e il piccolo adiacente giardino Dean’s Yard dove abbiamo fatto due passi intorno all’area verde.

Big Ben

Attraversando il Westminster Bridge giungiamo, ci fermiamo per un po ad ammirare la ruota panoramica London Eye e vista l’ora decidiamo di trovare un posto per pranzare. Optiamo così per il ristorante “Ila Vegan & Veg” (Unit.2B, 125-131 Westminster Bridge Rd), ha pochi posti all’interno ma il cibo è buono e per un pranzo veloce una soluzione è ottima.

London Eye

Qui vicino si trova “The Graffiti Tunnel” in Lake St. Un luogo incredibile dove sarei rimasto per ore. ogni giorno, continuamente, potete trovare artisti che si esibiscono in opere d’arte da strada, alcune di una bellezza unica. Dei murale stupendi.
Abbiamo potuto seguire alcuni ragazzi che realizzavano, con delle coloratissime bombolette spray, i loro murales.

Tornando verso il London Eye, percorriamo The Queen’s Walk fino a giungere al Golden Jubilee Bridge che attraversiamo per recarci al Victoria Embankment Gardens dove facciamo una piccola pausa caffè per poi ripartire e giungere all’ingresso di Chinatown dopo aver attraversato Trafalgar Square.

Chinatown è molto caratteristica e piena di ristoranti e negozi cinesi, non poteva essere altrimenti, è ovvio!
Poco distante veniamo attratti dal Doughnut Time (96 Shaftesbury Ave) dove troviamo degli ottimi doughnut vegan!
Proseguiamo verso Piccadilly Circus, centro nevralgico di Londra pieno di negozi alla moda, grandi marche e attrattive turistiche. Qui vicino si trova anche il famoso magazzino Liberty (Regent St., Carnaby), che vi suggeriamo di visitare.

Meta successiva Regent’s Park che ci porterà poi a finire la giornata in uno dei luoghi che amo di più al mondo. Attraversiamo SOHO e Marylebone prima di entrare nel parco. Qui ci fermiamo per una sorta relax e ripartiamo poco dopo per l’ultima tappa della giornata Camden Town.

Adoro questo angolo vintage pieno di vita e di “gente strana”, scusate il termine, ma in senso affettuoso fermarsi qui lungo la strada a guardare le persone che passeggiano è davvero affascinante. Il Camden market offre un’infinità di negozi, molti vendono prodotti vintage, accessori alla moda, abbigliamento a dir poco strano come quello che potete trovare al Cyberdog, ma tutto Camden Market deve essere visitato, non perdetevelo, mi raccomando.

Molti ristoranti, pub e street food offrono infinite possibilità per la cena, noi ci siamo recati al Mildreds Camden (9 Jamestown Rd) dove abbiamo mangiato un piatto spettacolare anche se molto piccante.

Il rientro in hotel lo abbiamo fatto con la metro che in pochi minuti ci ha riportato a Notting Hill dove soggiorniamo in questo weekend lungo a Londra.

Totale chilometri percorsi: 28,8 che sommati a quelli della notte che abbiamo trascorso prima di poter giungere in hotel, fanno 34,4.

Day 2

I miei piedi chiedevano pietà già dalla sera prima, ma non potevamo certo fermarci nella nostra esplorazione urbana, quindi ore 9:08 ripartiamo dall’hotel, prendiamo la solita metro a Queensway per arrivare a Bank, dove scendiamo dalla metro per una breve visita dell’esterno della Bank of England, sede anche di un museo visitabile gratuitamente, come molti dei musei della città.

Ci incamminiamo per giungere alla Cattedrale di San Paolo, dove tutto era transennato e chiuso al pubblico, un intero quartiere inaccessibile per le riprese del film Fast X con Vin Diesel, la serie Fast & Furious.

Da qui attraverso lo spettacolare Millennium Bridge, giungiamo nell’altra sponda del Tamigi per visitare il Borough Market, uno dei più mercati più famosi di Londra, dove ogni mattina si radunano migliaia di persone fino a poco dopo pranzo. Famoso per la vendita di formaggi, ma non mancano bancarelle di cibo vegano, molto diffuse tra l’altro in tutta la città.

Finita la visita del mercato torniamo ad attraversare il Tamigi dal London Bridge, che offre una vista notevole sul Tower Bridge e sui nuovi grattacieli della città, molti in costruzione che cambieranno notevolmente lo skyline di Londra nei prossimi mesi.
Dopo una breve visita al Monumento al grande incendio di Londra, nel quale è possibile anche salire fino alla terrazza, ci fermiamo per pranzo al Pizza Express (1 Byward St), niente di eclatante, ma la vicinanza alla prossima tappa ci ha suggerito di fare qui la nostra sosta.

La Torre di Londra che ospita i gioielli della corona, ci aspetta subito dopo la pausa pranzo, scendiamo la scalinata e percorriamo il perimetro a ridosso della Tower Hill per poi arrivare all’ingresso del Tower Bridge che attraverseremo successivamente.

Proseguiamo la passeggiata lingo il Tamigi per ammirare dall’esterno la Torre di Londra. Poi un po casualmente decidiamo di proseguire lungo il fiume in direzione est alla ricerca di una location meno turistica per rilassarci un po. Giungiamo così all’Hermitage Basin (Stockholm Way) che si trova in uno splendido quartiere tranquillo e in perfetto British style.

Ma la sorpresa che speravamo di vedere era proprio li a due passi, vediamo infatti un canale che si inserisce all’interno del quartiere di Spirit Quay, meraviglioso e sorprendente!
L’Ornamental Canal ospita svariate specie di uccelli e le casette che si affacciano sul canale sono davvero caratteristiche. Passeggiamo qui per un po ammirando questo angolo londinese insolito e fuori dalle mete turistiche. Un’autentica meraviglia.

Finita la visita torniamo sui nostri passi per attraversare il Tower Bridge, meta turistica tra le più famose della città. Il ponte è stupendo, pieno di gente, ma ormai ci siamo abituati. Attraversiamo nuovamente il Borough Market e attraverso la Southwark St e Stamford St giungiamo al Bernie Spain Gardens, da qui passeggiamo lungo fiume fino ad attraversare il Waterloo Bridge e arrivare così a Covent Garden altra location alla moda di Londra, ricca di negozi, una gelateria Vegan friendly e alcune bancarelle dove acquistiamo dei souvenir. Cena al Maxwell’s Bar & Grill (34 King St) locale carino con alcune opzioni vegan interessanti.

A questo punto siamo decisi a finire la serata tornando al Westminster Bridge e al London Eye per scattare delle foto notturne, trascorrendo così l’ultima notte a Londra.

Totale chilometri percorsi: 22

Day 3

Il nostro ultimo giorno a Londra inizia presto con la solita colazione in camera, biscotti vegan e caffè. Alle 17:15 abbiamo il volo di rientro, quindi subito dopo pranzo dobbiamo partire in direzione aeroporto.

Visto che siamo a Notting Hill, non c’è niente di meglio che scoprire questo iconico quartiere. Iniziamo lasciando le valige in albergo dirigendoci subito a Portobello Rd, è ancora presto per il mercato che inizia ogni giorno alle 10:00 (anche se il giorno con maggiore afflusso di persone e di bancarelle è il sabato) fin dal 1800 ospita bancarelle e negozi vintage, anche se è diventato famoso intorno agli anni ’50.

Tappa immancabile Alice’s, uno dei negozi di antiquariato più celebri di Notting Hill e, senza dubbio, uno dei più iconici e storici. Oltre a Portobello Rd, le cose da visitare sono molte, noi abbiamo visitato Lancaster Rd dove ci sono case dai colori sgargianti ed eccessivi, poi ci siamo spostati su Westbourne Park Rd, strada che compare spesso nel film con Hugh Grant, dove sono respinti case dai colori davvero deliziosi.

Poco distante, passeggiando sulla Elgin Cres, che ospita case e appartamenti di una bellezza ed eleganza unici, giungiamo al Penzance Palace, da molti chiamato The Pink Flat Iron perché a forma di ferro da stiro e tutto rosa. Questa zona è in realtà Holland Park e non più Notting Hill, ma la bellezza è invariata.

Ultima tappa prima di pranzo, il The Churchill Arms che è sempre capace di stupire per i suoi addobbi floreali. Questo pub si trova al 119 di Kensington Church Street, a Kensington, per l’appunto, poco distante da Notting Hill e merita una visita non fosse altro per ammirare l’esterno.

Tornando verso l’albergo per riprendere i bagagli, pranziamo da atis Notting Hill (37-39 Pembridge Rd) che offre piatti salutari opzioni vegan di tutto rispetto.

Purtroppo la nostra esperienza londinese finisce qui; riprendiamo i bagagli, la metro Central fino alla Stazione di Liverpool Street dalla quale saliamo sul tremo Stansted Express che ci porterà in aeroporto in un totale di 1 ora e 20 minuti.

Totale chilometri percorsi: 12

Cosa ci è mancato

Sicuramente i musei; molti a Londra sono gratuiti e quindi la voglia di visitarli si è fatta sentire, ma eravamo consapevoli che non potevamo farlo. Ero curioso di vedere sopratutto il Museo di Storia Naturale perché si trova in una struttura davvero spettacolare. Il British Museum ha sempre un fascino, ci eravamo già stati ma è talmente grande che dovevamo dedicargli almeno mezza giornata.

Poi ci sono mancati i negozi come Harrods e quelli delle grandi marche in zona Piccadilly Circus. Le attrazioni turistiche come il giardino coperto più alto della città (Sky Garden) o l’osservatorio del The View from The Shard, insomma abbiamo molti motivi per tornare a Londra!

Ricordatevi l’importanza dell’assicurazione sanitaria di viaggio, Londra non è più nella comunità europea e in caso di necessità è indispensabile avere un’assicurazione privata.
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2 Comments

  1. Questo articolo me l’ero perso! Mamma mia, la mia bellissima Londra… quanto mi manca! Ci tornerò prestissimo, e il tuo racconto Roberto è stato un po’ come essere di nuovo là. Questa città è poesia allo stato puro.

    1. Londra è unica, concordo con te al 100%

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