USA

Come viene eletto il presidente USA

Tempo di lettura: 6 minuti

In questo periodo è più viva che mai la campagna elettorale americana e siccome molti di voi mi chiedono come funziona, ho deciso di dedicare un articolo a questo argomento.

Non è cosa semplice, ve lo dico fin da subito, ma spero di fare chiarezza con uno schema di scrittura chiaro e al tempo stesso esaustivo sugli argomenti principali.
Intanto vi dico che si, in linea generale, con le dovute semplificazioni, i cittadini votano i famosi grandi elettori che a loro volta votano effettivamente il presidente.

Il sistema elettorale presidenziale USA

Quindi facciamo chiarezza e partiamo fin dall’inizio del processo elettorale che si sviluppa in diverse fasi. Ecco una panoramica dettagliata:

1. Primarie e Caucus

Le primarie e i caucus sono le fasi preliminari in cui i partiti politici selezionano i loro candidati per le elezioni presidenziali.

  • Primarie: Sono elezioni in cui gli elettori votano direttamente per il loro candidato preferito. Possono essere “aperte” (chiunque può votare) o “chiuse” (solo gli iscritti al partito possono votare).
  • Caucus: Sono riunioni locali di membri del partito che discutono e votano per i candidati. Questo metodo è meno comune e più complesso rispetto alle primarie.

2. Convenzioni Nazionali

Dopo le primarie e i caucus, i partiti tengono le loro convention nazionali. Durante questi eventi, i delegati dei vari stati votano per ufficializzare la nomina del candidato alla presidenza e del vice-presidente del partito. Vengono anche presentate e approvate le piattaforme politiche del partito.

3. Campagna Elettorale

Una volta nominati, i candidati conducono campagne elettorali su scala nazionale. Questo periodo è caratterizzato da dibattiti televisivi, comizi, pubblicità e altre attività di campagna per persuadere gli elettori. In questa fase tutto si concentra principalmente nei cosiddetti stati in bilico; quelli cioè che storicamente cambiano spesso le loro idee politiche spostandosi tra democratici e repubblicani. Gli Stati consolidation invece vedono spesso e soltanto raccolte fondi, in quanto i candidati sanno quasi poter certo a chi andrà il voto.

Quali sono questi stati in bilico?
Ormai da anni Arizona, Nevada, Wisconsin, Michigan, Pennsylvania, North Carolaina e Georgia. Gli alti 43 stati sono praticamente certi e suddivisi tra i due contendenti.

4. Elezione Generale

Le elezioni presidenziali si tengono il primo martedì dopo il primo lunedì di novembre ogni quattro anni. Durante questa elezione, gli elettori votano per i grandi elettori del Collegio Elettorale. Ogni stato ha un numero di grandi elettori pari al numero dei suoi rappresentanti al Congresso (due senatori più il numero dei deputati della Camera dei Rappresentanti). Il numero di questi grandi elettori è assegnato fin dalle prime elezioni nazionali in base al peso che quello stato ha nel sistema nazionale; considerando non solo le dimensioni geografiche ma bensì il numero degli abitanti e non soltanto. Se questo argomento vi interessa cercherò di approfondirlo nei commenti.

5. Collegio Elettorale

Il Collegio Elettorale è composto da 538 grandi elettori (in pratica i punti in bilico che non sono altro che il numero dei grandi elettori). Per vincere, un candidato deve ottenere la maggioranza assoluta, cioè almeno 270 voti elettorali. Ed è basato su due sistemi ben precisi:

  • Sistema “winner-takes-all”: Nella maggior parte degli stati, il candidato che ottiene la maggioranza dei voti popolari riceve tutti i voti elettorali dello stato.
  • Eccezioni: Maine e Nebraska usano un sistema proporzionale, dove i voti elettorali sono assegnati in base ai risultati nei singoli distretti congressuali e al voto complessivo dello stato.

6. Voto dei Grandi Elettori

Dopo che i cittadini hanno espresso la loro preferenza, i grandi elettori si riuniscono quindi nei loro rispettivi stati a dicembre per votare ufficialmente per il presidente e il vice-presidente. I risultati di questi voti vengono inviati al Congresso.

7. Conteggio dei Voti del Collegio Elettorale

Il Congresso si riunisce in una sessione congiunta a gennaio per contare i voti elettorali e dichiarare ufficialmente il risultato delle elezioni.

8. Inaugurazione

Il nuovo presidente viene insediato il 20 gennaio successivo all’elezione, in una cerimonia ufficiale nota come Inauguration Day, durante la quale il presidente eletto presta giuramento e assume ufficialmente la carica.

Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti sono un processo complesso e altamente strutturato che coinvolge molte fasi e livelli di partecipazione. Questo sistema riflette la natura federale del paese e garantisce che tutte le voci siano rappresentate nel processo di selezione del leader nazionale. Ricordate quindi che ogni stato ha un peso ben preciso e che questo determina a tutti gli effetti quanti voti prenderà il candidato vincitore, ma può capitare benissimo che il vincitore per esempio dei 270 punti dei grandi elettori possa non avere il numero più alto dei voti dei singoli cittadini, è un po’ strano da comprendere, ma ricordate che i cittadini votano i rappresentati del candidato e non direttamente il presidente.

Approfondimento sul tema dei Grandi Elettori

Come dicevamo, i grandi elettori e il Collegio Elettorale sono elementi chiave nel sistema elettorale degli Stati Uniti per l’elezione del presidente e del vice-presidente. Ecco quindi un approfondimento:

Origini e Scopo del Collegio Elettorale

Il Collegio Elettorale fu creato dai Padri Fondatori degli Stati Uniti durante la Convenzione Costituzionale del 1787. L’intento era bilanciare il voto popolare con una forma di rappresentanza statale, assicurando che anche gli stati più piccoli avessero un peso significativo nell’elezione del presidente. Questo sistema mira a prevenire il dominio delle aree più densamente popolate e garantire che i candidati considerino gli interessi di tutta la nazione.

Composizione del Collegio Elettorale

Il Collegio Elettorale è composto da 538 elettori. Ogni stato ha un numero di elettori pari al numero dei suoi rappresentanti al Congresso: due senatori più il numero dei rappresentanti della Camera (che varia in base alla popolazione dello stato). Washington D.C. ha tre elettori, nonostante non abbia rappresentanza al Congresso, grazie al 23° emendamento della Costituzione.

Selezione dei Grandi Elettori

I grandi elettori vengono selezionati dai partiti politici a livello statale. Le modalità di selezione possono variare, ma in genere i partiti scelgono elettori fedeli che hanno promesso di votare per il candidato del partito. Questi elettori sono spesso figure politiche, attivisti di partito o altre personalità di spicco.

Sistema “Winner-Takes-All”

Nella maggior parte degli stati, il sistema elettorale adottato è il “winner-takes-all”, dove il candidato che ottiene la maggioranza dei voti popolari nello stato riceve tutti i voti elettorali di quello stato. Solo Maine e Nebraska adottano un sistema proporzionale, dove i voti elettorali sono divisi tra i candidati in base ai risultati nei singoli distretti congressuali e al voto complessivo nello stato.

Voto dei Grandi Elettori

I grandi elettori si riuniscono nei loro rispettivi stati il primo lunedì dopo il secondo mercoledì di dicembre per votare ufficialmente per il presidente e il vice-presidente. Sebbene siano teoricamente liberi di votare per chi vogliono, nella pratica seguono quasi sempre l’impegno preso di votare per il candidato del loro partito.

Fedeltà degli Elettori

Sebbene i grandi elettori siano scelti per essere fedeli al loro partito, ci sono stati casi di “elettori infedeli” che hanno votato in modo diverso da quanto promesso. Tuttavia, la maggior parte degli stati ha leggi che richiedono ai grandi elettori di votare in linea con il voto popolare dello stato.

Conteggio dei Voti e Proclamazione del Risultato

I voti dei grandi elettori vengono inviati al Presidente del Senato (il Vice Presidente degli Stati Uniti), che li apre e li conta in una sessione congiunta del Congresso a gennaio. Se un candidato ottiene la maggioranza assoluta dei voti elettorali (almeno 270 su 538), viene proclamato presidente eletto.

In Caso di Mancanza di Maggioranza

Se nessun candidato raggiunge la maggioranza assoluta, la decisione passa alla Camera dei Rappresentanti, che sceglie il presidente tra i primi tre candidati con il maggior numero di voti elettorali. Ogni stato ha un voto, indipendentemente dalla dimensione della sua delegazione. Il Senato, invece, sceglie il vice-presidente tra i primi due candidati con il maggior numero di voti elettorali.

Critiche e Proposte di Riforma

Il sistema del Collegio Elettorale è stato spesso criticato per vari motivi:

  • Discrepanza tra voto popolare e risultato elettorale: Ci sono stati casi in cui un candidato ha vinto la presidenza pur avendo perso il voto popolare.
  • Focalizzazione su “swing states”: I candidati tendono a concentrare le loro campagne negli stati indecisi, trascurando quelli con una chiara preferenza politica.

Alcune proposte di riforma includono l’adozione di un sistema di voto popolare diretto o la distribuzione proporzionale dei voti elettorali in tutti gli stati, simile al sistema utilizzato da Maine e Nebraska.

Il Collegio Elettorale è una componente unica e controversa del sistema elettorale degli Stati Uniti. Sebbene sia progettato per bilanciare gli interessi tra stati grandi e piccoli, continua a essere oggetto di dibattito e discussione sulla sua efficacia e rappresentatività nella democrazia moderna.

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