Italia

Rifugio La tana del Bianconiglio; il momento della tosatura

Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo qualche mese di assenza, siamo finalmente tornati a trovare i nostri amici Ludovica e Diego de La Tana del Bianconiglio e sopratutto abbiamo potuto riabbracciare gli ospiti del rifugio, diventati ormai nostri amici a quattro zampe.

La Val d’Orcia in questo periodo è fantastica:

Le temperature sono ancora vivibili e i panorami incredibilmente colorati. La presenza di campi seminati a grano, rende questi paesaggi dorati. Forse il momento migliore per visitare questa valle patrimonio UNESCO.

Se volete percorrerla in auto o in moto potete trovare qui diversi consigli, compreso un trail da fare a piedi nei pressi della splendida Pienza.

Abbiamo trascorso, come sempre, un weekend indimenticabile in compagnia dei nostri amici animali; Barbara si è prodigata del dare la pappa a un agnellino arrivato da poco al rifugio, mentre Ludovica e Diego, con l’amore che li contraddistingue, si sono adoperati a tosare le pecore visto che l’estate è in arrivo e il caldo qui si fa davvero sentire.

Il rifugio e gli animali ospitati:

Intorno al rifugio, il grano fa da contorno a un quadro stupendo, l’odore della lavanda piena di insetti che instancabilmente lavorano per impollinare i fiori, gli animali che vagano liberi nel rifugio, regalano esperienze indimenticabili.

Ci rigeneriamo subito, appena saliamo la strada bianca che in pochi metri ci porta sul crinale di una collina nel cuore della valle più bella d’Italia, dove vivono gli ospiti del rifugio. Non me ne vogliano le altre valli, ma io amo la Val d’Orcia.

 

Può sembrare strano che anche gli animali del rifugio vengano tosati, ma viene fatto per il loro bene, per aiutarli a passare l’estate senza soffrire troppo il caldo.
In natura le pecore non ne avrebbero bisogno, grazie alla presenza di tanti alberi che regalano ombra ed anche allo strusciandosi nei tronchi. Provvederebbero loro stessi a diminuire la quantità di lana presente nel loro corpo e trovare in parte riparo dal sole.

Ma come dicevo, qui il caldo li farebbe soffrire e quindi vengono tosati con un’attenzione maniacale affinché nessuno degli ospiti si senta in pericolo o soffra; mentre Diego procede attento e deciso con la tosatrice, Ludovica li coccola facendoli sentire a proprio agio.

Il rifugio La Tana del Bianconiglio, ha una pagina Facebook che viene costantemente aggiornata, dove è possibile fare la conoscenza degli ospiti e regalare donazioni per aiutare il rifugio.

Tutti gli animali provengono da situazioni di sfruttamento; la maggior parte di loro da allevamenti dove venivano sfruttati per la produzione del latte, oppure come fattrice per dare vita ad agnellini che poi inevitabilmente sarebbero diventati carne. Anche solo leggere questa parola “carne” mi fa rabbrividire, ma questa è la realtà e a maggior ragione esempi come questi sono da appoggiare e aiutare.
Ludovica e Diego, non mi stancherò mai di dirlo, sono due persone speciali che fanno qualcosa di speciale, con una normalità che lascia esterrefatti.

Oltre al rifugio gestiscono anche uno splendido agriturismo, dove è possibile passare delle giornate indimenticabili.

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