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La Valdambra si trova nel cuore del Valdarno Aretino, a due passi da Siena e dal Chianti, da qui è possibile raggiungere senza difficoltà anche Firenze e Arezzo.

Esistono vari percorsi da trekking in questa valle, il Diario del Viandante del Comune di Bucine ne propone 8 di durata e difficoltà differenti, noi per questa prima esperienza di trekking in Valdambra, ne abbiamo scelto uno semplice da fare in mezza giornata, dal nome interessante; Tra Sacro e Profano.

Pronti via!

Il percorso inizia da Badia a Ruoti ed essendo un loop risulta comodo per il parcheggio dell’auto. Questo borgo è davvero affascinante, fermo nel tempo. La chiesa abbaziale ospita degli affreschi quattrocenteschi davvero ben realizzati, ma noi siamo qui per camminare e quindi proseguiamo veloci verso l’inizio del sentiero CAI 125, ben segnalato da nuovi cartelli.

Subito dopo il borgo saliamo per un po’ per poi girare a sinistra sempre su strada asfaltata, poi nuovamente a sinistra da dove inizia il percorso su strada bianca che piano piano ci accompagna fin dentro al bosco.

In questo periodo la vegetazione è davvero rigogliosa, colorata e profumata, è veramente piacevole camminare. La strada inizia a salire costeggiando un paio di abitazioni, poi una vecchia mulattiera sulla destra porta verso Sogna, prossima tappa di questo loop.
È davvero piacevole attraversare il bosco e una volta in cima alla collina il panorama che si apre sulla Valdambra ripaga del piccolo sforzo per arrivare fin qui.

Storia e Natura

Da quassù si gode di uno splendido panorama arrivando a scorgere anche il castello di Cennina, dopo una breve pausa riprendiamo la camminata per entrare nell’incredibile borgo di Sogna, un luogo davvero magico, abitato solo in parte e tenuto benissimo.

In origine era un castello di proprietà degli Ubertini, di cui restano solo poche parti delle vecchie  fortificazioni andate distrutte nella prima metà del XV secolo durante la guerra tra Siena e Firenze. La storia di questo borgo ha avuto periodi difficili, sopratutto dopo l’abbandonato da parte dei contadini che vi abitavano, varie compravendite lo hanno comunque portato fino ai giorni nostri.

Imboccato il percorso CAI 117 costeggiamo il vecchio cimitero e una splendida zona con degli olivi stupendi, dove anche delle formiche sembrano aver deciso di costruire la loro abitazione, tanto è bello e accogliente il luogo.

Borghi, paesaggi e boschi

Proseguendo sul trail, arriviamo fino a Rapale, altro splendido borgo da dove si gode una splendida vista, questo piccolo agglomerato di case è ancora abitato e ben tenuto, un antico torrione che porta verso la vecchia fortificazione, sembra accompagnarci indietro nel tempo, nel medioevo. Un’esperienza suggestiva.

Da qui, affacciandosi sul parapetto si riesce a vedere anche Siena con la sua sagoma inconfondibile. La giornata è stupenda e regala panorami incredibili.
Proseguendo lungo la via lastricata, incontriamo nuovamente il percorso CAI, anche qui bene segnalato, seguendolo iniziamo la discesa, la vegetazione è un po’ alta e poco dopo una vecchia mulattiera ci fa capire che ci aspetta una bella discesa.

Ci ritroviamo nuovamente dentro al bosco, scendiamo velocemente e poco dopo una nuova apertura ci permette di ammirare l’ennesimo panorama sulla Valdambra.

Un percorso da trekking davvero ricco di vedute suggestive

Il bosco lascia spazio a vasti campi coltivati, scendendo lungo la strada bianca subito dopo usciti dalla vecchia mulattiera.

Una breve salita su un’ampia strada bianca ci riporta piano piano all’ingresso di Badia a Ruoti, da dove abbiamo iniziato questa nostra splendida camminata.
Il loop è percorribile in circa 3 ore senza grosse difficoltà, con un dislivello poco impegnativo e con panorami stupendi. Si visitano dei piccoli borghi che sembrano fermi nel tempo e che offrono ancora oggi un’atmosfera medioevale davvero coinvolgente, delle piccole gemme nel cuore della Valdambra.

 

Roberto Rossi

ROBERTO ROSSI (Arezzo 1971) si diploma in elettronica nel 1990, ma fin da subito manifesta il suo interesse per la fotografia ed i viaggi, anche grazie al papà fotografo ed a tanti amici viaggiatori.
"Ricordo ancora quando da piccolo mi recavo nell'agenzia viaggi del mio paese a prendere le brochure appena arrivate, mi bastava aprirne una per iniziare a viaggiare con la mente. Poi per fortuna all'eta di 16 anni il mio primo viaggi in Marocco, da li un susseguirsi di emozioni ed avventure in tutto il mondo."

Roberto ha sempre dimostrato un'attrazione particolare per gli USA, nazione che conosce profondamente, dalle grandi città dell'est, una su tutte New York City, ai grandi parchi dell'Ovest, non ultima la strada che lo ha cambiato per sempre, la Route 66, per la quale pubblica la sua prima opera "Route 66 il mito Americano" - edizioni Amazon, nel 2017.
Artista, viaggiatore, motociclista, tutte passioni che esprime nel suo blog Vegani in Viaggio e nelle pubblicazioni ricche di foto e curiosità, ma sempre essenziali ed estremamente efficaci, niente di superfluo, tutto pensato per aiutare il viaggiatore.
Vegano da molti anni, amante della Natura e degli animali, ha un amore particolare per i gatti con cui condivide da sempre la sua vita.

Nel 2021 è diventato USA AMBASSADOR, specialista of the United States of America, un riconoscimento prezioso di Visit USA Italia.

La passione per la fotografia, i viaggi e la grafica (sua principale attività), regalano un mix sempre attento e funzionale in ogni opera realizzata, Roberto ama chiudere spesso i suoi racconti scritti o narrati con una frase che esprime tutta la sua passione per la vita e le avventure in giro per il mondo:
"Buon viaggio ovunque la vita vi porti!"

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