Nel cuore dell’Appennino emiliano, tra le provincie di Reggio Emilia e Modena, si erge maestosa la Pietra di Bismantova, un’imponente formazione rocciosa che domina il paesaggio circostante con la sua bellezza senza tempo. Questo imponente monolite, alto oltre 200 metri sopra le valli sottostanti, è un vero e proprio simbolo della natura e della storia dell’Emilia-Romagna, offrendo agli escursionisti una delle esperienze di trekking più affascinanti della regione. Esperienza che abbiamo fatto anche noi!
In più abbiamo arricchito questo weekend con una notte incredibile passata entro una roulotte da veri Gipsy; un pò spartana ma dannatamente affascinante e romantica.
Secondo la leggenda, la Pietra di Bismantova sarebbe stata il luogo di prigionia di Matilde di Canossa, figura storica di grande importanza nell’Europa medievale. Ma la sua storia abbraccia periodi ancora più antichi, risalendo a tempi preistorici quando l’uomo utilizzava le caverne della roccia come rifugi e luoghi sacri.
Indice
Il Trekking alla Pietra di Bismantova
Per gli amanti del trekking, la Pietra di Bismantova rappresenta una meta imperdibile. Numerosi sentieri attraversano i boschi circostanti, offrendo ai visitatori la possibilità di esplorare a piedi questo straordinario paesaggio.
Uno dei percorsi più popolari è il “sentiero degli Alpini”, che conduce gli escursionisti lungo un percorso panoramico che culmina con la vista spettacolare sulla Pietra di Bismantova. Il sentiero è ben segnalato e adatto a escursionisti di tutti i livelli di esperienza. Noi abbiamo fatto proprio questo con un po di fatica, ma niente di impossibile. La discesa è ovviamente più semplice.
Per coloro che desiderano una sfida più impegnativa, è possibile percorrere il “sentiero delle creste”, un percorso che si snoda lungo la sommità della roccia offrendo viste mozzafiato e un’esperienza indimenticabile. Questo sentiero richiede una buona condizione fisica e un certo grado di abilità nell’arrampicata, ma la ricompensa è un panorama che lascia senza fiato.
Il percorso e la salita alla cima
Il percorso da trekking intorno alla Pietra di Bismantova offre un’esperienza indimenticabile. Partendo dal piazzale Dante, vicino all’eremo, il sentiero CAI 697 ci ha condotto fin sulla sommità del pianoro in circa mezz’ora, offrendo panorami mozzafiato sulla collina e sulle montagne circostanti, davvero stupendo.
Durante il percorso, è importante fare attenzione ai numerosi strapiombi e utilizzare i chiodi da parete se presenti nelle zone più impegnative, solo per aiutarsi, niente di pericoloso. Il breve tratto attrezzato con corrimano di corda per aiutare a salire sul pianoro è di nessuna difficoltà tecnica.
Arrivati in cima, abbiamo ammirato il paesaggio e alcuni folli impegnati nell’attraversare il vuoto sfruttando dei cavi testi tra due sporgenze della sommità. Abbiamo poi proseguito in senso orario intorno alla roccia, attraversando una zona archeologica e raggiungendo il tratto finale della via Crucis che porta nuovamente al parcheggio. Il tutto per un totale di circa 5km e un dislivello di 534 metri.
Qui sotto la mappa del percorso e il file da scaricare.
Consigli pratici per l’escursione
Prima di intraprendere un’escursione alla Pietra di Bismantova, è importante tenere presente alcuni consigli pratici:
Equipaggiamento Adeguato: Assicurarsi di indossare abbigliamento e calzature adatti alle escursioni in montagna. Portare con sé acqua a sufficienza, cibo leggero e un piccolo kit di pronto soccorso.
Rispettare l’Ambiente: La Pietra di Bismantova è una riserva naturale protetta, pertanto è fondamentale rispettare l’ambiente circostante, evitando di lasciare rifiuti e danneggiare la flora e la fauna locali.
Attenzione ai Cambiamenti Meteorologici: Le condizioni meteorologiche in montagna possono cambiare rapidamente, quindi è consigliabile controllare le previsioni del tempo prima di partire e essere preparati a eventuali cambiamenti improvvisi.
Seguire i Sentieri Segnalati: Per evitare di perdersi, è consigliabile seguire i sentieri segnalati e non allontanarsi dalle aree designate per l’escursionismo.
Dormire in una roulotte gipsy
Finita l’escursione ci siamo recati per la notte in una delle situazioni più curiose in cui abbiamo soggiornato. Stò parlando della roulotte da zingari dell’host Jill di Airbnb, potete raggiungerla cliccando qui.
È stata un’esperienza davvero fantastica; tutto sommato la roulotte è comoda e pulita, si trova in una zona isolata per garantire la privacy degli ospiti. Dispone di una piccola cucina, acqua corrente e bagno privato in stile campeggio con doccia compresa e acqua calda. Insomma, ci siamo sentiti un po gipsy senza rinunciare ai confort moderni. Abbiamo cenato sotto le stelle e dormito comodamente.
Unica segnalazione; la presenza di insetti che in un contesto come questo sono la normalità e vanno accettati.
Lago Calamone e Monte Ventasso
Il giorno successivo ci siamo regalati una passeggiata intorno al Lago Calamone con salita sul Monte Ventasso; poco meno di 6km con un dislivello di 312 metri. Semplice e panoramico.
Per risparmiarvi fatica potete eventualmente evitare la salita alla croce, anche se il panorama merita sicuramente.