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Chiamata anche l’autostrada del Blues rivaleggia per fama con la mitica Route 66.
Come la Mother Road anche la Highway 61 è stata surclassata dalla Interstate 55, ma proprio per questo è meno transitata e più godibile da guidare.

Una strada che racconta la storia del blues e del rock’n’ roll e che scorre parallela al grande fiume Mississippi e che ha sfornato talenti incredibili della Musica Americana come Elvis Presley, Howlin’ Wolf, Charley Patton, Robert Johnson, Bo Diddley, Willie Dixon, B.B.King, Rufus Thomas, Sam Cooke, Muddy Waters, per citare quelli più conosciuti al grande pubblico.

Non è un caso che Bob Dylan ne abbia fatto anche una canzone.

Si tratta di una strada progettata nel 1926 che si estende per circa 2300 km da New Orleans fino allo stato del Minnesota al confine con il Canada, passando anche per Memphis e St. Louis.

È parte del sistema stradale denominato Great River Road, nella cultura popolare è considerata un mito, alla stregua della più famosa Route 66, sia per le tante leggende blues che le girano attorno, sia per i numerosi riferimenti presenti nella cultura pop e come detto nella canzone e album di Bob Dylan Highway 61 Revisited del 1965.

Negli anni la strada ha subito molte modifiche e riallineamenti, tanto che il percorso originale in molti tratti non esiste più, altra cosa in comune con la Mother Road. Ma nonostante questo è ogni anno percorsa da migliaia di amanti della musica e del sud est americano.

Percorrerla fedelmente è quasi impossibile; scarsa segnalazione, cartelli stradali che riportano nomi nuovi e il fatto di avere molti tratti in aperta campagna, complicano tanto il viaggio.

Vediamo adesso alcune delle tappe fuori città più significative della highway 61:

Gateway to the Blues Museum: partendo da Memphis è la prima sosta lungo il viaggio nella terra delle piantagioni di cotone e del Mississippi. La foto è d’obbligo davanti a quello che rappresenta appunto il “Gateway” (la porta d’accesso) della autostrada del Blues. Si trova a Tunica.

Hollywood Café: locale storico del blues dove suonava Son House, ora accogliente locale di provincia.

Borat Movie Location: il Pawn Shop è presente in una delle scene del film Borat (2006). Suggerito perché si trova su strada. Una piccola chicca.

Ground Zero Blues Club: Da non perdere questo locale Blues di proprietà dell’attore Americano Morgan Freeman.

Devil’s Crossroads: Uscendo dalla città ecco il famoso monumento Devil’s Crossroads con le chitarre incrociate dove si dice il famoso bluesman morto precocemente Robert Johnson, autentico padre fondatore del rock’n’roll in tempi preistorici abbia venduto l’anima al diavolo per conseguire il suo talento.

Shack Up Inn: Poco fuori Clarksdale incrociamo questo particolarissimo Bed and Breakfast con bar e musica dal vivo. Molto fotogenico e suggestivo.

Clarksdale: Si tratta di una delle cittadine più interessanti di tutto l’itinerario, una tappa imperdibile per chi ama il blues; l’alta concentrazione di luoghi di interesse che si trovano in città e nei dintorni sono unici.

Ottima tappa intermedia dove passare la notte.

New Roxy Theatre: Venne costruito in Issaquena Street negli anni ’40 come espansione di un teatro esistente chiamato Roxy. È stato progettato come un cinema, anche se l’attuale proprietario crede che Muddy Waters e la sua band abbiano tenuto un concerto dal vivo all’inaugurazione del New Roxy, avvenuta nel 1950.

Sebbene il Mississippi Blues Trail abbia collocato il suo cartellone dedicato a Sam Cooke fuori dal New Roxy Theatre inaugurato nel 1940, questo non ha alcun legame noto con Sam Cooke, che aveva 2 o 3 anni quando la sua famiglia lasciò Clarksdale per Chicago nel 1933, un decennio prima dell’originale Roxy.

Issaquena Street e il circostante New World District erano un quartiere prevalentemente afroamericano e il teatro si rivolgeva alla clientela del quartiere.

Il New Roxy è stato chiuso negli anni ’80 e l’edificio è rimasto vuoto e in rovina per quasi tre decenni prima che l’attuale proprietario acquistasse la proprietà nel giugno del 2008. L’attuale proprietario sta gradualmente rinnovando il New Roxy Theatre, un processo lungo e ancora lontano dall’essere completato.

Tutwiler: Si narra che qui, vicino alla stazione, WC Handy ascoltò un bluesman che gli diede l’ispirazione per la stesura di un blues in 12 battute su 3 accordi con schema AAB, scusate il tecnicismo, ma si tratta di un passaggio fondamentale per la storia del blues che da tradizione orale venne trascritto per la prima volta su carta permettendone la diffusione ben oltre i confini delle campagne del Mississippi.

Tutwiler Tracks, dei murales vicino alla ferrovia, sono lì proprio a ricordare questo evento, poco distante è presente anche la tomba di Sonny Boy Williamson, dove ancora oggi i fan lasciano in dono armoniche, bottiglie di whisky e candele.

Un ringraziamento particolare va a Corrado Della Luna che ha percorso questa strada inviandomi foto e splendide parole da cui traspariva una forte emozione scaturita nel visitare questi luoghi iconici legati alla musica blues.

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