Gli U2 hanno appena inaugurato la nuova e spettacolare Big Sphere di Las Vegas con il nuovo singolo “Atomic City” di cui potete vedere il video a fondo pagina.
Ma oggi vi racconto una storia diversa che ha ispirato Bono e la sua band:
Il 22 aprile del 1952, circa 200 giornalisti provenienti da tutti gli USA furono invitati per assistere a un test nucleare che si svolse a sole 65 miglia da Las Vegas (clicca qui per scoprire tutte le attrazioni della città più folle di tutti gli USA). Si riunirono su un cumulo di roccia vulcanica sulle rive del lago Yucca in Nevada.
Tali test erano in corso da più di un anno, ma per la prima volta la stampa fu invitata a registrare e trasmettere l’esplosione nucleare. Soprannominata “News Nob”, la postazione dei giornalisti era a sole dieci miglia dal punto dell’esplosione.
La bomba da 31 kilotoni, soprannominata “Big Shot” dalla stampa e “Charlie” dalla Commissione per l’energia atomica, era enorme se paragonata alle bombe da 13 e 20 kilotoni che gli Stati Uniti avevano sganciato rispettivamente su Hiroshima e Nagasaki.
La Camera di Commercio di Las Vegas pubblicò una serie di comunicati stampa che descrivevano con entusiasmo il nuovo terreno di prova come una delle tante attrazioni che Las Vegas aveva da offrire.
Pura follia è vero, ma Las Vegas (Atomic City), è folle, non c’è niente da fare, e infatti la Sky Room del Desert Inn, che offriva una vista panoramica sull’orizzonte del Nevada, divenne il punto di osservazione preferito dai turisti che pagavano migliaia di dollari a notte per assistere all’esplosione. Anche il vicino Monte Charleston divenne un punto di osservazione preferenziale.
Molti turisti hanno preparato “pranzi al sacco atomici” e hanno fatto picnic il più vicino possibile al punto zero, come consentito dalle restrizioni governative.
Alla vigilia delle detonazioni, molte aziende di Las Vegas organizzavano “Dawn Bomb Party”. A partire da mezzanotte gli ospiti bevevano e cantavano finché il lampo della bomba non illuminava il cielo notturno. Si arrivò a fare un test ogni 3 settimane per la bellezza di 12 anni.
Si racconta che i lampi delle esplosioni erano così potenti da essere visti anche dal Montana. Gli scienziati affermarono che gli effetti dannosi delle radiazioni si sarebbero dissipati e sarebbero diventati innocui una volta che le onde d’urto avessero raggiunto Las Vegas, ma la storia racconta di molti animali domestici e bestiame ustionati dalle particelle beta e molte morti da tumore negli anni successivi ai test.
Oggi molti turisti inconsapevoli di quanto successo negli anni ’50 passano e soggiornano a poche miglia dal punto delle esplosioni.