Neanche l’uragano Irma del 2017, che ha colpito pesantemente la Florida, è riuscito a interrompere la genesi dei gatti di Hemingway che ancora oggi abitano la sua casa a Key West, se ne contano una settantina.
Il famoso scrittore è stato un amante dei gatti e non lo ha mai nascosto, tanto che la sua casa, sede attuale del museo, è ancora oggi abitata da decine di gatti con una particolarità unica, come unico è stato Ernest Hemingway; questi felini hanno 6 dita nelle zampe e non 5 come vuole la normalità.
Visitare la casa museo per gli amanti dei gatti è un’esperienza unica che spero di vivere presto anche io, non nego che uno dei motivi per cui andrò a visitare questa zona della Florida sarà proprio per accarezzare i gatti di Hemingway.
In questa casa lo scrittore visse con la seconda moglie, fino a quando si separò e si trasferì a Cuba con la terza moglie dove continuò a coltivare la sua passione per i gatti, fece costruire addirittura una torre per ospitarli tutti. Ernest è stato un personaggio ambiguo dal punto di vista animalista; amava follemente i piccoli felini, ma era un famoso cacciatore di animali di grossa taglia, passione che praticava in Tanzania e amava anche la corrida.
Nel romanzo “Isole nella Corrente”, uno dei protagonisti fu descritto da Hemingway proprio attraverso gli occhi del proprio gatto; “Aveva il gatto allungato sul petto e tirò una leggera coperta su tutti e due e aprì e lesse le lettere e bevve a piccoli sorsi un bicchiere di whisky annacquato che tra un sorso e l’altro rimetteva per terra…Il gatto faceva le fusa, ma lui non lo sentiva perché le fusa del gatto erano mute, e allora lui teneva una lettera in mano e toccava la gola del gatto con un dito dell’altra.”
Una celebre frase dello scritto recitava “Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all’uomo: attraversare la vita senza fare rumore. I gatti dimostrano di avere un’assoluta onestà emotiva.”, non a caso, popolò di gatti la sua casa di Key West.
La sua preferita fu Snowball, gatta polidattile che compare in molte delle foto presenti nel museo. Le fu regalata da un capitano di marina, che si accorse della meraviglia suscitata su Hemingway alla vista delle numerose dita del felino. Snowball compare in una famosa foto insieme allo scrittore; mentre l’accarezza e lei senza problemi cammina sopra gli appunti accanto alla macchina da scrivere.
I gatti che ancora oggi abitano a Whitehead Street sono per la maggior parte suoi discendenti. Tanti presentano le stesse caratteristiche polidattili, tutti prendono il nome da scrittori o personaggi letterari, c’è Dorian Grey, Marilyn Monroe, Mark Twain, Emily Dickinson e anche Sophia Loren.
Sono ovviamente una delle principali attrattive della casa-museo, e la loro salvezza si deve anche alla custode del museo, la signora Jacque Sands che durante il passaggio dell’uragano Irma, non se ne è andata, ma si è rinchiusa in casa insieme a tutti i gatti per salvarli, non smetterò mai di ringraziarla per questo.
Purtroppo dal 2017 le autorità federali hanno intimato ai gestori della casa-museo, di proprietà della nipote di Hemingway, di tenerli chiusi perché hanno ricevuto alcune lamentele e stanno diventando pericolosi per la circolazione, ma nonostante questo restano i gatti i veri padroni di “The Ernest Hemingway Home and Museum” l’attrazione più celebre dell’isola della Florida.
Si narra che una delle gatte dello scrittore fu investita difronte alla tenuta, ferita a morte si trascinò fino alla porta di ingresso della casa, Ernest sentendola lamentarsi corse in suo soccorso, ma non potette fare altro che aiutarla ad andarsene senza soffrire oltre, i domestici lo trovarono dopo diverso tempo ancora seduto sul porticato, piangente con la gatta tra sue sue braccia.
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