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Nei pressi del Lago di Fiastra esiste un luogo che ricorda uno dei parchi americani che amo di più; il Bryce Canyon.
Le Marche sono una regione ricca di fenomeni naturali interessanti, le Lame Rosse sono uno di questi.
Già di per se una giornata sul lago merita di essere vissuta e goduta, soprattutto nel periodo estivo, a dire il vero tutta la zona dei Monti Sibillini si presta per trascorrere un weekend o addirittura un’intera settimana vista la vastità e la bellezza dei luoghi, ma in questo caso ci concentriamo su una piccola area, un gioiello naturale unico e poco conosciuto.

Le Lame Rosse, sono formazioni costituite da ghiaia tenuta insieme da argilla e limi rossi, dei pinnacoli che ricordano molto le formazioni del Bryce Canyon.
Per raggiungerle è necessario parcheggiare nel piccolo spiazzo lungo la Strada Provinciale 91 proprio dove inizia la Diga del Lago di Fiastra, il sentiero parte proprio da qui; si percorre a piedi la diga e un piccolo tunnel che porta al sentiero delle Lame Rosse dove sono presenti le costruzioni di servizio della diga, si sale per pochi metri e poi si imbocca il sentiero a destra, segnato da apposito cartello nr. 335, tra andata a e ritorno è lungo 7 chilometri con un dislivello minimo e quindi percorribile da tutti senza difficoltà, la parte più difficile è quella finale, dove ci si arrampica verso i pinnacoli camminando sulla ghiaia staccatasi dalle Lame Rosse e dove risulta un po difficoltoso salire, ma niente di problematico, è praticabile da tutti.

Noi abbiamo impiegato 2 ore tra andata e ritorno sullo stesso percorso, restando ovviamente per un po di tempo ad ammirare le formazioni e scattare foto.
Esiste anche un percorso alternativo che parte dal belvedere della Ruffella, passando per la frazione di Fiegni, ma risulta più lungo anche se costeggiando per molto il lago di Fiastra risulta piacevole e offre interessanti scorci panoramici, qui sotto il percorso fatto da noi:

Appena arrivati a ridosso dei pinnacoli, rimarrete affascinati da queste formazioni, si tratta però di una zona molto fragile e l’erosione continua ne modifica costantemente la forma distruggendola piano piano, vista la delicatezza vi consiglio di non avvicinarvi troppo o peggio ancora tentare di arrampicavi, distruggerete quello che la natura ha faticosamente costruito in migliaia di anni.
Appena inizierete a camminare sulla ghiaia, capirete bene che tutta l’area, così bella, risulta essere molto fragile, gli agenti atmosferici che erodono queste formazioni, unite all’incuria dell’uomo potrebbero risultare fatali nel giro di pochi anni.

 

Roberto Rossi

ROBERTO ROSSI (Arezzo 1971) si diploma in elettronica nel 1990, ma fin da subito manifesta il suo interesse per la fotografia ed i viaggi, anche grazie al papà fotografo ed a tanti amici viaggiatori.
"Ricordo ancora quando da piccolo mi recavo nell'agenzia viaggi del mio paese a prendere le brochure appena arrivate, mi bastava aprirne una per iniziare a viaggiare con la mente. Poi per fortuna all'eta di 16 anni il mio primo viaggi in Marocco, da li un susseguirsi di emozioni ed avventure in tutto il mondo."

Roberto ha sempre dimostrato un'attrazione particolare per gli USA, nazione che conosce profondamente, dalle grandi città dell'est, una su tutte New York City, ai grandi parchi dell'Ovest, non ultima la strada che lo ha cambiato per sempre, la Route 66, per la quale pubblica la sua prima opera "Route 66 il mito Americano" - edizioni Amazon, nel 2017.
Artista, viaggiatore, motociclista, tutte passioni che esprime nel suo blog Vegani in Viaggio e nelle pubblicazioni ricche di foto e curiosità, ma sempre essenziali ed estremamente efficaci, niente di superfluo, tutto pensato per aiutare il viaggiatore.
Vegano da molti anni, amante della Natura e degli animali, ha un amore particolare per i gatti con cui condivide da sempre la sua vita.

Nel 2021 è diventato USA AMBASSADOR, specialista of the United States of America, un riconoscimento prezioso di Visit USA Italia.

La passione per la fotografia, i viaggi e la grafica (sua principale attività), regalano un mix sempre attento e funzionale in ogni opera realizzata, Roberto ama chiudere spesso i suoi racconti scritti o narrati con una frase che esprime tutta la sua passione per la vita e le avventure in giro per il mondo:
"Buon viaggio ovunque la vita vi porti!"

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