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Al museo etnografico di Nuoro, l’artista Giuseppe Carta, espone le sue opere “fruttariane”.

Giuseppe Carta è autore di grandi sculture dedicate alla frutta, ne ha realizzate alcune per il teatro del silenzio di Andrea Bocelli, le tenute di Oscar Farinetti, un mega peperoncino all’ingresso di FICO a Bologna, e alcune per la Biennale di Venezia. Altre sue creazioni sono esposte addirittura nella lontana Cina.

A Nuoro l’artista Giuseppe Carta ha installato ben 180 opere dedicate al premio Nobel Grazia Deledda, una delle più abili narratrici della natura e alle germinazioni, ovvero al processo naturale incessante che da vita ai frutti che tanto amiamo.
L’itinerario espositivo è sviluppato sia all’interno che all’esterno; il museo s’ispira ad un villaggio tipico sardo con le sue strade e piazze, dove si incontrano peperoncini, limoni, fragole, grappoli d’uva, cipolle, olive e tanti altri frutti della terra in versione gigante!

L’esposizione è un inno stesso alla natura e un grido di denuncia allo sfruttamento incontrollato del pianeta Terra.

L’artista, cresciuto in una famiglia contadina, conosce bene i ritmi della natura dove è tornato dopo la formazione e la maturità professionale a Genova:
“Le mie Germinazioni sono una  rappresentazione esuberante della vita stessa, un inno alla natura, una denuncia allo sfruttamento incontrollato del pianeta Terra – sottolinea l’artista Giuseppe Carta -.  Ho deciso di dedicare le Germinazioni a Grazia Deledda per rendere un duplice omaggio: a una grandissima artista, unico Premio Nobel femminile per la Letteratura in Italia, e alla Terra che l’ha generata”.

La mostra ospitata al museo etnografico di Nuoro resterà aperta fino al 27 ottobre, se capitate a Nuoro e riuscite visitare la mostra, mandateci le vostre foto della frutta gigante, le pubblicheremo sulla nostra pagina Facebook.

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