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Oggi vi portiamo vicino ad Anghiari per una passeggiata all’interno del bosco nei Monti Rognosi.

Riserva naturale dei Monti Rognosi

Istituita nel 1998, la riserva naturale dei Monti Rognosi è un’area naturale protetta situata nel comune di Anghiari che occupa una superficie di 171 ettari in provincia di Arezzo.
L’altezza massima raggiunge i 680 m s.l.m. quindi si tratta di una passeggiata semplice adatta a tutti.

Cava di rame e Ferro nei pressi di Col di Paiolo

Il paesaggio offerto da questa riserva è interessante; si tratta per lo più di affioramenti vulcanici sottomarini con rocce conosciute come ofioliti (gabbri, basalti e serpentiniti), portati alla luce dai movimenti orogenetici che hanno formato l’Appennino.

Queste rocce hanno avuto importanza notevole per l’uomo che vi ha ricavato minerali di rame e materiale lapideo, ancora oggi in giro sono presenti degli scavi di vecchie miniere o carotaggi, uno di questi lo abbiamo visto durante la nostra passeggiata.

La nostra passeggiata

Abbiamo parcheggiato l’auto a Motina, proprio all’inizio del sentiero qui proposto.

Risalendo una strada sterrata siamo entrati nel bosco, dove la vegetazione è costituita prevalentemente da pini che sono stati piantati nei primi decenni del 1900 allo scopo di integrare e popolare la vegetazione dei Monti Rognosi. Al primo bivio abbiamo imboccato il percorso a destra dopo la catena, non salendo quindi dalla strada bianca.

Il percorso si svolge prevalentemente all’interno della riserva ed è molto facile, adatto a tutti.
Durante la passeggiata si possono osservare dei punti di interesse storici e archeologici e la veduta sul lago artificiale di Montedoglio con la relativa diga.

Considerata la poca altitudine e la vegetazione non particolarmente folta, mi sento di consigliarvi questo percorso nelle giornate non troppo calde o soleggiate.

Il tempo necessario per questa passeggiata è stati di 2 ore e 25 minuti, con un dislivello di 357 metri e 11,65 chilometri totali.

La leggenda dell’Omo Morto

Poco prima di arrivare nell’area picnic di Col di Paiolo, accessibile anche in auto nonostante la strada sia piuttosto sconnessa e di non facile percorrenza, ci siamo ritrovati difronte al cartello riportane la leggenda dell’Omo Morto con il tradizionale lancio del sasso a cui abbiamo aderito scaramanticamente anche noi e di cui vi riporto qui sotto il testo del cartello:

Questo posto, come altri crocevia, e stato oggetto di credenze popolari e qui è nata la leggenda dell’Omo morto e secondo la tradizione viaggiatore che lo attraversa sarebbe esposto agli spiriti malvagi.
Tali credenze potrebbero essere ricondotte a tragici eventi che si sono ripetuti nel corso della storia, come omicidi ed agguati. E nota la vicenda (avvenuta nell’ultimo dopoguerra) di due compagni di Ponte alla Piera che tornavano da Anghiari dopo essere stati al mercato, tra i quali sarebbe scaturita
una lite a causa di due cipolle, sfociata poi nell’uccisione di uno dei due proprio in
questo punto…

In seguito a tali eventi, avrebbe preso forma un rito di esorcismo molto particolare che chiunque passi di qui era solito compiere, allo scopo di assicurarsi la benevolenza delle anime degli uccisi; consisteva nel gettare dei sassi in un punto ben preciso come gesto simulato di sepoltura tanto che, fino a pochi decenni fa avremmo trovato dei cumuli molto consistenti. Questa tradizione si è perduta e questo posto ha perso il fascino misterioso che lo caratterizzava; chi vuole far rivivere la magia del luogo e sentirsi parte della leggenda dell’Omo Morto può ripetere l’antico gesto e continuare il percorso.

Roberto Rossi

ROBERTO ROSSI (Arezzo 1971) si diploma in elettronica nel 1990, ma fin da subito manifesta il suo interesse per la fotografia ed i viaggi, anche grazie al papà fotografo ed a tanti amici viaggiatori.
"Ricordo ancora quando da piccolo mi recavo nell'agenzia viaggi del mio paese a prendere le brochure appena arrivate, mi bastava aprirne una per iniziare a viaggiare con la mente. Poi per fortuna all'eta di 16 anni il mio primo viaggi in Marocco, da li un susseguirsi di emozioni ed avventure in tutto il mondo."

Roberto ha sempre dimostrato un'attrazione particolare per gli USA, nazione che conosce profondamente, dalle grandi città dell'est, una su tutte New York City, ai grandi parchi dell'Ovest, non ultima la strada che lo ha cambiato per sempre, la Route 66, per la quale pubblica la sua prima opera "Route 66 il mito Americano" - edizioni Amazon, nel 2017.
Artista, viaggiatore, motociclista, tutte passioni che esprime nel suo blog Vegani in Viaggio e nelle pubblicazioni ricche di foto e curiosità, ma sempre essenziali ed estremamente efficaci, niente di superfluo, tutto pensato per aiutare il viaggiatore.
Vegano da molti anni, amante della Natura e degli animali, ha un amore particolare per i gatti con cui condivide da sempre la sua vita.

Nel 2021 è diventato USA AMBASSADOR, specialista of the United States of America, un riconoscimento prezioso di Visit USA Italia.

La passione per la fotografia, i viaggi e la grafica (sua principale attività), regalano un mix sempre attento e funzionale in ogni opera realizzata, Roberto ama chiudere spesso i suoi racconti scritti o narrati con una frase che esprime tutta la sua passione per la vita e le avventure in giro per il mondo:
"Buon viaggio ovunque la vita vi porti!"

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