C’è una zona d’Italia, in Toscana, in provincia di Grosseto che racchiude una storia moto affascinante legata al periodo etrusco e medievale, dove arte e cultura, misticismo e storia si uniscono in un mix davvero affascinante, unito allo splendido paesaggio naturale che arricchisce tutta l’area.
Visitare il trittico del tufo è semplice, le tre città sono unite da splendide strade percorribili in poco tempo, ma volevo è possibile arrivare da Sorano a Sovana e Pitigliano anche percorrendo a piedi le vecchie vie etrusche facenti parte del parco Archeologico Città del Tufo.
San Quirico, poco distante, è una bella cittadina le cui origini si devono probabilmente all’abbandono di Vitozza, area archeologica molto suggestiva nei pressi di Sorano.
Le vie cave sono vecchie strade di comunicazione, scavate nel tufo, un’opera davvero affascinante e poco frequentata dai turisti, molti si limitano a visitare il centro storico delle cittadine ed il parco archeologico di Sorano. Tutta la zona è rimasta a lungo fuori dalle maggiori vie di comunicazione, permettendogli di restare intatta, e dove natura e storia di mostrano agli occhi dei visitatori.
Una delle cose che colpisce di più è proprio il paesaggio e la bellezza dei borghi, ma se vi avventurerete all’interno delle Vie Cave, non potrete che innamorarvene, ce ne sono molte in tutta l’area, costruite dagli etruschi per collegare i paesi e permettere lo spostamento di merci e persone, sono ancora percorribili a piedi, con cunicoli e stanze costruite scavando il tufo, delle opere che sembrano ancora oggi impossibili da realizzare, ma che gli etruschi hanno sapientemente modellato permettendogli di arrivare fino ai giorni nostri.
Vi consiglio di percorrere a Sovana le vie di S. Sebastiano ed il Cavone, a Sorano la via di S. Rocco e la visita della splendida Vitozza, a Pitigliano la via Fratenuti, Annunziata ed il museo Archeologico.
Questi affascinanti percorsi viari, scavati a cielo aperto nelle colline di tufo non hanno eguali nel mondo, a parte l’uso come vie di comunicazione, sono state fatte molte altre affascinanti ipotesi sul loro utilizzo passato; passaggi strategici contro i nemici, sentieri cerimoniali (ci sono croci e scritte in giro per le vie), canali per convogliare le acque piovane, ecc.
Sicuramente Via Cava del Cavone di Sovana, risalente al periodo etrusco, è stata una via di comunicazione, mentre altre risalgono al medioevo. Il loro utilizzo nell’epoca cristiana ha avuto probabilmente altre motivazioni, ne sono esempio alcune croci incise nelle vie e delle aree urbane adibite probabilmente a luoghi di culto.
Per tutte le info dettagliate, vi rimando al sito web ufficiale, dove potete trovare molte informazioni e percorsi dettagliati.
Qui sotto la cartina del percorso fatto da noi dopo essere usciti a Chiusi, mentre provenendo da sud consiglio l’uscita a Orte.
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