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Osteria delle Crete è stata un’autentica sorpresa

Uno di quei locali che non ti aspetti; un po’ alla vecchia maniera, dove si sorride e si preparano pietanze genuine e dove nonostante i piatti della tradizione la facciano da padroni, il menu propone molte opzioni Vegan gustose e ben preparate. Un motivo in più per fermarsi e vivere una splendida esperienza in questi luoghi meravigliosi alle porte di Siena.

L’osteria, presente anche nella nostra App, si trova a San Giovanni d’Asso in provincia di Siena, un piccolo borgo con un curioso parco, il Bosco della Ragnaia. Il paese è stato spesso una nostra meta di passaggio durante gli spostamenti tra Le Crete Senesi e la Val d’Orcia, ma mai ci eravamo fermati per un pasto. Questa, volta complice una variazione a quanto avevamo pianificato, ci siamo fermati per pranzo e con sorpresa abbiamo scoperto un menu dedicato a noi vegani.

Il locale è molto accogliente, piccolo ma ben strutturato, il cibo ottimo e le opzioni vegan numerose, i vini e le birre di qualità. A voler sollevare una critica, segnalo solo la mancanza di un dolce o dessert plant based, ma per il resto c’è solo da gioire.

Quale è stata la nostra portata preferita?

Nessun dubbio nel citare i Pici all’aglione, specialità della zona. Un primo piatto favoloso.
Se volete provare un buon vino della casa vi consiglio il Vermentino della maremma, un bianco dolce e leggermente frizzante, ottimo!

Cosa vedere a San Giovanni d’Asso

Anche se il piccolo borgo è famoso in tutto il mondo per il tartufo bianco, si trova qui anche un museo dedicato a questa specialità della terra, noi da buoni vegani abbiamo preferito passeggiare e gustarci la bella giornata autunnale, pochi minuti per scoprire la magia del luogo.

In questa occasione abbiamo esplorato il Bosco della Ragnaia, un luogo davvero particolare che per certi versi ci ha ricordato La Scarzuola.

Si tratta di un parco boschivo e giardino creato dall’artista americano Sheppard Craige. Anche se alcune parti sembrano antiche, in realtà è un’opera contemporanea che ha avuto inizio nel 1996 e risulta ancora incompiuta.

Sotto alte querce si possono trovare molte inscrizioni, alcune familiari, altre enigmatiche, mentre altre ancora esprimono forse la vera essenza dell’artista. Tra le costruzioni degne di nota vi sono l’Altare dello Scetticismo, il Centro dell’Universo e un “Oracolo di te stesso”.
Quello che ho capito passeggiando al suo interno, è che il bosco non offre un senso vero e proprio, ma è, al contrario, aperto a tutte le interpretazioni.

Sheppard parla di un’epoca di molti anni fa quando il bosco era governato da Saggi e ripete la domanda con la quale i Saggi concludevano i loro canti:

Se Non Qui, Dove?

 

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